August 6, 2023 0 comment ENOLA GAY (You should have stayed at home yesterday) by Gtvb"Enola gay, saresti dovuta stare a casa ieri" Così cantava Andy McCluskey con la sua Orchestral Manoeuvres in the Dark. -Read More- GIAPPONE BAD BIO JAP SAD WAR
August 2, 2023 IL MIO CUORE NON SA DOVE ANDARE (La sindrome Yukiko) by GtvbNel Marzo 1983, sul canale NipponTV, faceva il pieno di ascolti Star Tanjõ! - un talent simile a X Factor - dove candide minorenni seducevano il pubblico-Read More- NOMI 80S BAD BIO JAP POP SAD
January 29, 2023 LA VIA HIGUCHI (Il giorno della memoria) by GtvbHo letto una storia bellissima sulla città di Otpol che sta al confine tra la Russia e la Manciuria-Read More- GIAPPONE BAD JAP SAD TVB WAR
July 11, 2022 0 comment SCHEGGE IMPAZZITE (La morte di Shinzō Abe) by GtvbIl 14 Aprile 1988, verso l'ora di cena, un'autobomba esplose davanti a un circolo ricreativo americano, in Calata San Marco a Napoli. Una via piccola, ma molto frequentata, non tanto distante dall'elegante Galleria Umberto I e dal mare. I terroristi scelsero una Ford Fiesta e la imbottirono per bene di tritolo, tanto che il botto si sentì fino a Posillipo.L'attentato fu rivendicato da due gruppi armati arabi in risposta al raid aereo “El Dorado Canyon” voluto due anni prima dal Presidente Regan nel quale morirono molti civili. Una missione punitiva che a sua volta voleva vendicarsi di un attacco contro l’occidente: l'attentato alla discoteca La Belle di Berlino del 5 Aprile 1986. Per colpa di tutto questo a Napoli morirono una soldatessa americana e 4 civili. Fra di loro c’era Antonio Gaezza, venditore ambulante di collanine che spesso passava da quelle partii sperando di fare affari con i militari. Aveva una madre centenaria, ma il gene della longevità non ha potuto nulla contro il tritolo.Le indagini portarono a una scoperta inaspettata: gli autori materiali dell’attentato erano giapponesi.Junzō Okudaira e Fusako Shigenobu erano membri dell'Armata Rossa Giapponese, formazione terroristica nata per sovvertire la monarchia del Sol levante e con stretti legami a gruppi di lotta libanesi. Fusako, conosciuta come la Regina del Terrorismo, nomignolo che ricorda una serie di Netflix, fondò questo movimento nei primi anni 70 con l'intento di rivoluzionare il sistema politico giapponese e di appoggiare la causa palestinese.I suoi affiliati dirottarono aerei, assalirono ambasciate e massacrarono parecchia gente con i loro attacchi dinamitardi.Junzō non fu mai ritrovato, mentre Fusako fu arrestata dopo anni di latitanza a Osaka e scarcerata il Maggio scorso dopo 20 di reclusione. All'uscita di prigione c'erano ad aspettarla, sua figlia e alcuni sostenitori che l'acclamavano con cartelli e fiori. Davanti ai giornalisti ha chiesto semplicemente scusa. Come se bastasse questo. Nel 1987 in Giappone nasceva la setta Aum Shinrikyō, che mischiava elementi ideologici delle più svariate religioni. Un pizzico di buddismo, una spolverata di induismo, qualche favola nipponica e infine l'ingrediente segreto: esoterismo cristiano, che vai a sapere di cosa si tratta, ma che sicuramente ha un sapore più speziato dell'Ostia Sacra.Il suo leader Shōkō Asahara, una versione orientale di Charles Manson, era un picchiatello fanatico di yoga, meditazione e che spingeva i suoi adepti a letture colte e scientifiche. Il Giappone riconobbe la setta come gruppo religioso, ma se ne pentì nel 1995 quando alcuni membri dispersero il gas Sarin nel famoso attentato alla metro di Tokyo. Episodi violenti che raccontano altro dalla favoletta dei giapponesi popolo ordinato e fedele ai regolamenti. Insomma anche in Giappone esistono schegge impazzite di ribellione al sistema.Quando ho saputo dell'omicidio di Shinzo Abe, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la sua faccia buffa quando uscì travestito da Super Mario alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio.Ho cristallizzato quella figura innocua e bonacciona nella mia mente nonostante la sua biografia faccia pensare di più a Bowser, il re cattivo dei Koopa, antagonista di Mario e Luigi.Suo nonno, Nobusuke Kishi, fu fra quelli che guidarono le truppe di occupazione della Cina agli inizi degli anni 30.A Shenyang il museo "September 18th" testimonia le atrocità dell'invasione giapponese durata fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fra i principali responsabili c’è proprio Kan Abe, classificato come "criminale di guerra di classe A".L'assassinio di Shinzo Abe ha risvegliato antichi rancori e sentimenti di anti-politica: così se in Cina sono numerosi i siti che festeggiano la morte dell’Ex Primo Ministro, da noi non si contano gli interventi sui social che augurano la stessa sorte ai nostri governanti.Al contrario l’informazione generalista sembra per lo più impegnata a santificare un politico, che fino a qualche giorno fa era definito un conservatore nazionalista, che minimizzava i crimini di guerra giapponesi e che voleva cambiare la Costituzione per far tornare il suo paese una potenza militare.Abe è quello che pestò una grossa merda, quando eletti due parlamentari disabili alla Camera Alta, dichiarò che i portatori di handicap sono più inclini agli errori. Eppure io continuo a ricordarlo vestito da Super Mario. Eletto per ben 4 volte, i risultati della sua lunga carriera di governo sono stati oggetto di critiche e controverse valutazioni. L'assassino di Abe, l'ex militare Tetsuya Yamagami, ha ammesso l'omicidio per motivi personali: "Non mi piaceva quello che aveva fatto”. Ma in questi giorni le indagini sono andate più in profondità, rivelando una connessione fra l’attentato e la Chiesa dell’Unificazione, fondata a metà anni 50 dal reverendo coreano Sun Myung Moon. Una setta religiosa potente e diffusa in tutto il mondo, piena di lati molto oscuri, che pare avesse proprio Abe fra i suoi sostenitori.Sembra che la madre di Yamagami si sia suicidata per gravi problemi economici, conseguenza di una grossa donazione fatta alla Chiesa. Un tragico evento che avrebbe mandato in tilt la mente poco stabile di Tetsuya. Ho letto molto della vita di Shinzo Abe, della tradizione politica della sua famiglia, di sua moglie Dj e della sua colite ulcerosa.Ho cercato di capire i principi dell’Abenomics, il suo progetto di macroeconomia per risollevare le sorti del paese. Ho saputo che le cure per la fertilità sono state inutili e non gli hanno permesso di avere un erede e scoperto che con sua moglie smazzava mazzette per far costruire una scuola ultra-nazionalista su un terreno pubblico venduto a prezzo di favore. Sono mille le fonti dove leggere di più sulla vita di Abe e sulla sua azione politica. E vi invito a farlo perché la sua vicenda con il suo drammatico finale entrerà di sicuro a far parte degli eventi che hanno cambiato la storia del Giappone. La tragedia che abbiamo visto con i nostri occhi rischia di innescare una reazione a catena creando consenso intorno all’idea dell’Ex Premier di mettere mano alla Costituzione e aumentare le spese militari. Una scelta che però dovrebbe comunque passare da un Referendum popolare. E ad oggi, fortunatamente, sembra che i giapponesi non amino gli eserciti e siano ancora a favore della pace. Gtvb QUA l’intervista di Giorgio Amitrano sul Manifesto che racconta molto del "sistema Giappone". QUI invece la storia di un altro attentato in diretta. Cover: ©David Ramos/Getty ImageImmagini: ©Charlie TRIBELLAU/AFP ©Takashi Osato for TIME ©Li Xueren/Xinhua/Getty Images ©Kyodo/AP-Read More- GIAPPONE BAD BIO JAP OMG SAD WTF
July 10, 2022 0 comment SCHEGGE IMPAZZITE (La morte di Shinzō Abe) by GtvbIl 14 Aprile 1988, verso l'ora di cena, un'autobomba esplose davanti a un circolo ricreativo americano, in Calata San Marco a Napoli. Una via piccola, ma molto frequentata, non tanto distante dall'elegante Galleria Umberto I e dal mare. I terroristi scelsero una Ford Fiesta e la imbottirono per bene di tritolo, tanto che il botto si sentì fino a Posillipo.L'attentato fu rivendicato da due gruppi armati arabi in risposta al raid aereo “El Dorado Canyon” voluto due anni prima dal Presidente Regan nel quale morirono molti civili. Una missione punitiva che a sua volta voleva vendicarsi di un attacco contro l’occidente: l'attentato alla discoteca La Belle di Berlino del 5 Aprile 1986. Per colpa di tutto questo a Napoli morirono una soldatessa americana e 4 civili. Fra di loro c’era Antonio Gaezza, venditore ambulante di collanine che spesso passava da quelle partii sperando di fare affari con i militari. Aveva una madre centenaria, ma il gene della longevità non ha potuto nulla contro il tritolo.Le indagini portarono a una scoperta inaspettata: gli autori materiali dell’attentato erano giapponesi.Junzō Okudaira e Fusako Shigenobu erano membri dell'Armata Rossa Giapponese, formazione terroristica nata per sovvertire la monarchia del Sol levante e con stretti legami a gruppi di lotta libanesi. Fusako, conosciuta come la Regina del Terrorismo, nomignolo che ricorda una serie di Netflix, fondò questo movimento nei primi anni 70 con l'intento di rivoluzionare il sistema politico giapponese e di appoggiare la causa palestinese.I suoi affiliati dirottarono aerei, assalirono ambasciate e massacrarono parecchia gente con i loro attacchi dinamitardi.Junzō non fu mai ritrovato, mentre Fusako fu arrestata dopo anni di latitanza a Osaka e scarcerata il Maggio scorso dopo 20 di reclusione. All'uscita di prigione c'erano ad aspettarla, sua figlia e alcuni sostenitori che l'acclamavano con cartelli e fiori. Davanti ai giornalisti ha chiesto semplicemente scusa. Come se bastasse questo. Nel 1987 in Giappone nasceva la setta Aum Shinrikyō, che mischiava elementi ideologici delle più svariate religioni. Un pizzico di buddismo, una spolverata di induismo, qualche favola nipponica e infine l'ingrediente segreto: esoterismo cristiano, che vai a sapere di cosa si tratta, ma che sicuramente ha un sapore più speziato dell'Ostia Sacra.Il suo leader Shōkō Asahara, una versione orientale di Charles Manson, era un picchiatello fanatico di yoga, meditazione e che spingeva i suoi adepti a letture colte e scientifiche. Il Giappone riconobbe la setta come gruppo religioso, ma se ne pentì nel 1995 quando alcuni membri dispersero il gas Sarin nel famoso attentato alla metro di Tokyo. Episodi violenti che raccontano altro dalla favoletta dei giapponesi popolo ordinato e fedele ai regolamenti. Insomma anche in Giappone esistono schegge impazzite di ribellione al sistema.Quando ho saputo dell'omicidio di Shinzo Abe, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la sua faccia buffa quando uscì travestito da Super Mario alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Rio.Ho cristallizzato quella figura innocua e bonacciona nella mia mente nonostante la sua biografia faccia pensare di più a Bowser, il re cattivo dei Koopa, antagonista di Mario e Luigi.Suo nonno, Nobusuke Kishi, fu fra quelli che guidarono le truppe di occupazione della Manciuria.A Shenyang il museo "September 18th" testimonia le atrocità dell'invasione giapponese durata fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, fra i principali responsabili c’è proprio Nobusuke, classificato come "criminale di guerra di classe A".L'assassinio di Shinzo Abe ha risvegliato antichi rancori e sentimenti di anti-politica: così se in Cina sono numerosi i siti che festeggiano la morte dell’Ex Primo Ministro, da noi non si contano gli interventi sui social che augurano la stessa sorte ai nostri governanti.Al contrario l’informazione generalista sembra per lo più impegnata a santificare un politico, che fino a qualche giorno fa era definito un conservatore nazionalista, che minimizzava i crimini di guerra giapponesi e che voleva cambiare la Costituzione per far tornare il suo paese una potenza militare.Abe è quello che pestò una grossa merda, quando eletti due parlamentari disabili alla Camera Alta, dichiarò che i portatori di handicap sono più inclini agli errori. Eppure io continuo a ricordarlo vestito da Super Mario. Eletto per ben 4 volte, i risultati della sua lunga carriera di governo sono stati oggetto di critiche e controverse valutazioni. L'assassino di Abe, l'ex militare Tetsuya Yamagami, ha ammesso l'omicidio per motivi personali: "Non mi piaceva quello che aveva fatto”. Ma in questi giorni le indagini sono andate più in profondità, rivelando una connessione fra l’attentato e la Chiesa dell’Unificazione, fondata a metà anni 50 dal reverendo coreano Sun Myung Moon. Una setta religiosa potente e diffusa in tutto il mondo, piena di lati molto oscuri, che pare avesse proprio Abe fra i suoi sostenitori.Sembra che la madre di Yamagami si sia suicidata per gravi problemi economici, conseguenza di una grossa donazione fatta alla Chiesa. Un tragico evento che avrebbe mandato in tilt la mente poco stabile di Tetsuya. Ho letto molto della vita di Shinzo Abe, della tradizione politica della sua famiglia, di sua moglie Dj e della sua colite ulcerosa.Ho cercato di capire i principi dell’Abenomics, il suo progetto di macroeconomia per risollevare le sorti del paese. Ho saputo che le cure per la fertilità sono state inutili e non gli hanno permesso di avere un erede e scoperto che con sua moglie smazzava mazzette per far costruire una scuola ultra-nazionalista su un terreno pubblico venduto a prezzo di favore. Sono mille le fonti dove leggere di più sulla vita di Abe e sulla sua azione politica. E vi invito a farlo perché la sua vicenda con il suo drammatico finale entrerà di sicuro a far parte degli eventi che hanno cambiato la storia del Giappone. La tragedia che abbiamo visto con i nostri occhi rischia di innescare una reazione a catena creando consenso intorno all’idea dell’Ex Premier di mettere mano alla Costituzione e aumentare le spese militari. Una scelta che però dovrebbe comunque passare da un Referendum popolare. E ad oggi, fortunatamente, sembra che i giapponesi non amino gli eserciti e siano ancora a favore della pace. Gtvb QUA l’intervista di Giorgio Amitrano sul Manifesto che racconta molto del "sistema Giappone". QUI invece la storia di un altro attentato in diretta. Cover: ©David Ramos/Getty ImageImmagini: ©Charlie TRIBELLAU/AFP ©Takashi Osato for TIME ©Li Xueren/Xinhua/Getty Images ©Kyodo/AP-Read More- GIAPPONE BAD BIO JAP OMG SAD WTF
June 28, 2022 0 comment SHIHO FUKADA (Solitudine sei in arresto) by GtvbL'Italia e il Giappone in questo periodo vanno a braccetto e tutte due usano il bastone. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono i paesi con più anziani al mondo.Nella nostra penisola il 20 e passa % della popolazione supera i 65 anni. Lunga vita ai nonni direbbero le aziende di pannoloni e colla per le dentiere. Il problema sorge quando la famiglia si dimentica del povero anziano. E così arrivano badanti, spuntano Rsa costosissime e per passare il tempo i vecchi devono imparare a giocare a carte con la solitudine. Alcune ottuagenarie giapponesi per far fronte a questa condizione hanno trovato uno stratagemma alquanto bizzarro.Shiho Fukada, fotografa e filmmaker, ha realizzato un reportage sulla triste storia di alcune signore che piuttosto che rimanere in casa da sole a parlare con il gatto o con la foto del loro defunto marito hanno preferito farsi arrestare, sperando di trovare delle compagne di cella simpatiche e con il senso dell’umorismo.Il carcere come soluzione alla solitudine. Marco se n'è andato e non ritorna più. Già, queste signore spesso vedove e con figli lontani oppure dietro l’angolo, ma troppo presi dalle loro vite, hanno dovuto mettere da parte vergogna e formalità per avere un po’ di compagnia. E poi dicono che il riso in carcere non è così male. Fukada racconta che ha avuto pochi minuti per parlare con queste detenute, ma ha trovato in loro un comune denominatore: tutte si sentivano ignorate. Nessuno se le filava più, nemmeno i nipoti, sicuramente impegnati a pubblicare video di merda su Tik Tok nella speranza di essere notati da qualche ricco sponsor. Non si ricordano della nonna che li portava al pacchetto a giocare e li puliva quando si cagavano addosso sull’altalena. Quello sì che sarebbe stato un video da milioni di like. “Queste donne si sentivano come se la loro voce non fosse stata mai ascoltata" Nel 2018 nelle carceri giapponesi una donna su cinque era in età da pensione. E di queste nove su dieci erano state condannate per piccoli furti nei negozi. Le immagini di Shiho Fukada virano al rosa, perché sono di quel colore le pareti del carcere, le porte delle celle e le uniformi delle donne. C’è un lato malinconico e una denuncia sociale in ogni scatto. Fukada dice: “Vi ricordate l’ultima volta che vi siete fatti raccontare una storia dai vostri nonni?” Gtvb Cover e Immagini: © Shiho Fukada Per saperne di più @Nowhere but here - @Pen-online -Read More- GIAPPONE BAD JAP PIC SAD WEB
June 28, 2022 0 comment SHIHO FUKADA (Solitudine sei in arresto) by GtvbL'Italia e il Giappone in questo periodo vanno a braccetto e tutte due usano il bastone. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono i paesi con più anziani al mondo.Nella nostra penisola il 20 e passa % della popolazione supera i 65 anni. Lunga vita ai nonni direbbero le aziende di pannoloni e colla per le dentiere. Il problema sorge quando la famiglia si dimentica del povero anziano. E così arrivano badanti, spuntano Rsa costosissime e per passare il tempo i vecchi devono imparare a giocare a carte con la solitudine. Alcune ottuagenarie giapponesi per far fronte a questa condizione hanno trovato uno stratagemma alquanto bizzarro.Shiho Fukada, fotografa e filmmaker, ha realizzato un reportage sulla triste storia di alcune signore che piuttosto che rimanere in casa da sole a parlare con il gatto o con la foto del loro defunto marito hanno preferito farsi arrestare, sperando di trovare delle compagne di cella simpatiche e con il senso dell’umorismo.Il carcere come soluzione alla solitudine. Marco se n'è andato e non ritorna più. Già, queste signore spesso vedove e con figli lontani oppure dietro l’angolo, ma troppo presi dalle loro vite, hanno dovuto mettere da parte vergogna e formalità per avere un po’ di compagnia. E poi dicono che il riso in carcere non è così male. Fukada racconta che ha avuto pochi minuti per parlare con queste detenute, ma ha trovato in loro un comune denominatore: tutte si sentivano ignorate. Nessuno se le filava più, nemmeno i nipoti, sicuramente impegnati a pubblicare video di merda su Tik Tok nella speranza di essere notati da qualche ricco sponsor. Non si ricordano della nonna che li portava al pacchetto a giocare e li puliva quando si cagavano addosso sull’altalena. Quello sì che sarebbe stato un video da milioni di like. “Queste donne si sentivano come se la loro voce non fosse stata mai ascoltata" Nel 2018 nelle carceri giapponesi una donna su cinque era in età da pensione. E di queste nove su dieci erano state condannate per piccoli furti nei negozi. Le immagini di Shiho Fukada virano al rosa, perché sono di quel colore le pareti del carcere, le porte delle celle e le uniformi delle donne. C’è un lato malinconico e una denuncia sociale in ogni scatto. Fukada dice: “Vi ricordate l’ultima volta che vi siete fatti raccontare una storia dai vostri nonni?” Gtvb Cover e Immagini: © Shiho Fukada Per saperne di più @Nowhere but here - @Pen-online - @Bloomberg-Read More- GIAPPONE BAD JAP PIC SAD WEB
June 14, 2022 0 comment NON HO MAI CONOSCIUTO L’IMPERATORE HIROHITO by Gtvb“Quale sia la ragione ogni forma di vita è sacra e uccidere è un atto intollerabile”. Così rispondeva l’istitutrice Taka Adachi alla domanda “Perché non va bene vendicarsi?” pronunciata dal principino Michi, primogenito dell’Imperatore Taishō ed erede legittimo al trono del Crisantemo. Quello stesso bambino, 40 anni dopo, si sarebbe trovato di fronte al Generale Douglas MacArthur assumendosi tutte le responsabilità dei danni - e che danni - che il Giappone aveva fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. “Io mi assumo la piena responsabilità di qualunque conseguenza o evento il Giappone possa aver arrecato in seguito alla guerra. Parimenti, mi assumo direttamente ogni responsabilità in merito ad azioni di politici, soldati o vertici militari compiute in nome del Giappone” Da quel giorno gli storici si diedero alla pazza gioia.E MacArthur vide in lui una bella merce di scambio. Durante il processo di Tokyo, dove il Tribunale Militare Internazionale per l’estremo oriente giudicò ministri, scienziati e generali, la famiglia imperiale fu protetta e mai accusata di crimini contro la pace e l’umanità. Ma il Trono Imperiale del Crisantemo dovette scontare una pena severissima: con il discorso “Tenno no ningen sengen” 天皇の人間宣言? lett. "Dichiarazione della natura umana dell’Imperatore” Hirohito dovette rinnegare la sua natura divina affermando che lui e tutti i suoi predecessori non erano figli della grande dea Amaterasu e che il Giappone non era superiore a nessuno, tantomeno ai cinesi o ai coreani, che però avrebbero preferito vederlo penzoloni insieme a tutta la sua famiglia.Il manga “Imperatore del Giappone. - la storia dell’imperatore Hirohito” primo fumetto pubblicato da L’Ippocampo Edizioni disegnato da Junichi Nojyo e scritto da Issei Eifuku tratto dall’opera originale di Kasutoshi Hando è un lungo percorso che racconta il controverso 124° Imperatore del Giappone. Già, perché ancora oggi c’è chi lo vuole subdolo, perverso e complice degli abusi dell’Unità 731, che durante la Seconda guerra sino -giapponese compì esperimenti aberranti e da film horror sui prigionieri e a conoscenza di tutti i movimenti dei suoi generali durante la Seconda Guerra Mondiale e chi invece lo dipinge come un anziano saggio pacifista, amante dei Celenterati e vittima di trame di potere a lui oscure. Il 5 Novembre 1916 in migliaia accorsero per festeggiare la proclamazione del giovane principe Michi a principe ereditario. Nel manga si racconta che tra la folla c’era anche Taka Adachi, che da tempo aveva lasciato il Palazzo Imperiale. In un romantico momento, lo sguardo dell’istitutrice incrocia per un attimo quello del futuro Imperatore. Chissà se loro due si sarebbero mai più incontrati. “Ormai il vostro posto è dove io non posso più raggiungervi” Questo si disse la maestra Adachi, ma forse lo pensò anche Hirohito. Il Manga Imperatore del Giappone restituisce umanità a un uomo che forse negli anni della sua formazione non ha avuto grandi mentori o guide, ma che sicuramente è stato circondato a lungo da guerrafondai come Hideki Tōjō, primo ministro giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale e fra gli ideatori dell’attacco a Pearl Harbor. E pensare che all’Imperatore piacevano le pulci d’acqua, le fisalia e i molluschi di fiume. A favore dell’innocenza di Hirohito qualche anno fa fu trovata una copia di una dichiarazione di suo fratello Mikasa, che condannava le torture dei militari giapponesi a Nanchino. Queste dichiarazioni furono distrutte, ma la verità ogni tanto torna a galla e un professore di Kobe spulciando nella biblioteca del Parlamento ha ritrovato l’ultima copia rimasta di quel discorso. Mi piace pensare che questo evento abbia restituito quella pace che la famiglia Imperiale desiderava anche all’epoca, ma non essendo ahimè uno storico non posso far altro che leggere. Già leggere.Allora vi invito a farlo, iniziando da qualcosa di semplice e piacevole come il Manga Imperatore del Giappone. Perché partendo con un bagaglio leggero nel viaggio della conoscenza si avrà spazio per caricare racconti, storie e testimonianze. Starà a noi decidere poi da che parte stare, l’importante è non perdere mai il desiderio di conoscere la verità.In questi mesi l’invasione Russa dell’Ucraina ha ricordato a molti cronisti gli eventi del nazi fascismo e l’asse Roma - Berlino - Tokyo. Il Governo ucraino in un tweet ha paragonato Putin a un mostro a tre teste: quelle di Mussolini, Hitler e Hirohito. Il Giappone ha chiesto subito la rimozione dell’immagine e l’Ucraina, giusto per non entrare in polemica con uno stato “collaboratore” ha cancellato il tweet scusandosi per l’accaduto. Io invece se penso a Hirohito ricordo subito una famosa immagine un cui lui passeggia tranquillo per le vie di Disneyland con un Topolino visibilmente allarmato. :-P GtvbCover: Hirohito Flag Illustration © Greg Groesch/The Washington TimesImmagini: Werner Bischof /Swiss, 1916–1954Children waiting for the arrival of Emperor Hirohito. Hiroshima, Japan. 1951.ph © Werner Bischof | Magnum Photos -Read More- GIAPPONE BAD BIO EDO ITA JAP OMG TVB WEB
June 14, 2022 0 comment NON HO MAI CONOSCIUTO L’IMPERATORE HIROHITO by Gtvb “Quale sia la ragione ogni forma di vita è sacra e uccidere è un atto intollerabile”. Così rispondeva l’istitutrice Taka Adachi alla domanda “Perché non va bene vendicarsi?” pronunciata dal principino Michi, primogenito dell’Imperatore Taishō ed erede legittimo al trono del Crisantemo. Quello stesso bambino, 40 anni dopo, si sarebbe trovato di fronte al Generale Douglas MacArthur assumendosi tutte le responsabilità dei danni - e che danni - che il Giappone aveva fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. “Io mi assumo la piena responsabilità di qualunque conseguenza o evento il Giappone possa aver arrecato in seguito alla guerra. Parimenti, mi assumo direttamente ogni responsabilità in merito ad azioni di politici, soldati o vertici militari compiute in nome del Giappone” Da quel giorno gli storici si diedero alla pazza gioia.E MacArthur vide in lui una bella merce di scambio. Durante il processo di Tokyo, dove il Tribunale Militare Internazionale per l’estremo oriente giudicò ministri, scienziati e generali, la famiglia imperiale fu protetta e mai accusata di crimini contro la pace e l’umanità. Ma il Trono Imperiale del Crisantemo dovette scontare una pena severissima: con il discorso “Tenno no ningen sengen” 天皇の人間宣言? lett. "Dichiarazione della natura umana dell’Imperatore” Hirohito dovette rinnegare la sua natura divina affermando che lui e tutti i suoi predecessori non erano figli della grande dea Amaterasu e che il Giappone non era superiore a nessuno, tantomeno ai cinesi o ai coreani, che però avrebbero preferito vederlo penzoloni insieme a tutta la sua famiglia. Il manga “Imperatore del Giappone. - la storia dell’imperatore Hirohito” primo fumetto pubblicato da L’Ippocampo Edizioni disegnato da Junichi Nojyo e scritto da Issei Eifuku tratto dall’opera originale di Kasutoshi Hando è un lungo percorso che racconta il controverso 124° Imperatore del Giappone. Già, perché ancora oggi c’è chi lo vuole subdolo, perverso e complice degli abusi dell’Unità 731, che durante la Seconda guerra sino -giapponese compì esperimenti aberranti e da film horror sui prigionieri e a conoscenza di tutti i movimenti dei suoi generali durante la Seconda Guerra Mondiale e chi invece lo dipinge come un anziano saggio pacifista, amante dei Celenterati e vittima di trame di potere a lui oscure. Il 5 Novembre 1916 in migliaia accorsero per festeggiare la proclamazione del giovane principe Michi a principe ereditario. Nel manga si racconta che tra la folla c’era anche Taka Adachi, che da tempo aveva lasciato il Palazzo Imperiale. In un romantico momento, lo sguardo dell’istitutrice incrocia per un attimo quello del futuro Imperatore. Chissà se loro due si sarebbero mai più incontrati. “Ormai il vostro posto è dove io non posso più raggiungervi” Questo si disse la maestra Adachi, ma forse lo pensò anche Hirohito. Il Manga Imperatore del Giappone restituisce umanità a un uomo che forse negli anni della sua formazione non ha avuto grandi mentori o guide, ma che sicuramente è stato circondato a lungo da guerrafondai come Hideki Tōjō, primo ministro giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale e fra gli ideatori dell’attacco a Pearl Harbor. E pensare che all’Imperatore piacevano le pulci d’acqua, le fisalia e i molluschi di fiume. A favore dell’innocenza di Hirohito qualche anno fa fu trovata una copia di una dichiarazione di suo fratello Mikasa, che condannava le torture dei militari giapponesi a Nanchino. Queste dichiarazioni furono distrutte, ma la verità ogni tanto torna a galla e un professore di Kobe spulciando nella biblioteca del Parlamento ha ritrovato l’ultima copia rimasta di quel discorso. Mi piace pensare che questo evento abbia restituito quella pace che la famiglia Imperiale desiderava anche all’epoca, ma non essendo ahimè uno storico non posso far altro che leggere. Già leggere. Allora vi invito a farlo, iniziando da qualcosa di semplice e piacevole come il Manga Imperatore del Giappone. Perché partendo con un bagaglio leggero nel viaggio della conoscenza si avrà spazio per caricare racconti, storie e testimonianze. Starà a noi decidere poi da che parte stare, l’importante è non perdere mai il desiderio di conoscere la verità.In questi mesi l’invasione Russa dell’Ucraina ha ricordato a molti cronisti gli eventi del nazi fascismo e l’asse Roma - Berlino - Tokyo. Il Governo ucraino in un tweet ha paragonato Putin a un mostro a tre teste: quelle di Mussolini, Hitler e Hirohito. Il Giappone ha chiesto subito la rimozione dell’immagine e l’Ucraina, giusto per non entrare in polemica con uno stato “collaboratore” ha cancellato il tweet scusandosi per l’accaduto. Io invece se penso a Hirohito ricordo subito una famosa immagine un cui lui passeggia tranquillo per le vie di Disneyland con un Topolino visibilmente allarmato. :-P Gtvb Cover: Hirohito Flag Illustration © Greg Groesch/The Washington TimesImmagini: Werner Bischof /Swiss, 1916–1954Children waiting for the arrival of Emperor Hirohito. Hiroshima, Japan. 1951.ph © Werner Bischof | Magnum Photos -Read More- GIAPPONE BAD BIO EDO ITA JAP OMG TVB WEB
June 14, 2022 0 comment NON HO MAI CONOSCIUTO L’IMPERATORE HIROHITO by Gtvb “Quale sia la ragione ogni forma di vita è sacra e uccidere è un atto intollerabile”. Così rispondeva l’istitutrice Taka Adachi alla domanda “Perché non va bene vendicarsi?” pronunciata dal principino Michi, primogenito dell’Imperatore Taishō ed erede legittimo al trono del Crisantemo. Quello stesso bambino, 40 anni dopo, si sarebbe trovato di fronte al Generale Douglas MacArthur assumendosi tutte le responsabilità dei danni - e che danni - che il Giappone aveva fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. “Io mi assumo la piena responsabilità di qualunque conseguenza o evento il Giappone possa aver arrecato in seguito alla guerra. Parimenti, mi assumo direttamente ogni responsabilità in merito ad azioni di politici, soldati o vertici militari compiute in nome del Giappone” Da quel giorno gli storici si diedero alla pazza gioia.E MacArthur vide in lui una bella merce di scambio. Durante il processo di Tokyo, dove il Tribunale Militare Internazionale per l’estremo oriente giudicò ministri, scienziati e generali, la famiglia imperiale fu protetta e mai accusata di crimini contro la pace e l’umanità. Ma il Trono Imperiale del Crisantemo dovette scontare una pena severissima: con il discorso “Tenno no ningen sengen” 天皇の人間宣言? lett. "Dichiarazione della natura umana dell’Imperatore” Hirohito dovette rinnegare la sua natura divina affermando che lui e tutti i suoi predecessori non erano figli della grande dea Amaterasu e che il Giappone non era superiore a nessuno, tantomeno ai cinesi o ai coreani, che però avrebbero preferito vederlo penzoloni insieme a tutta la sua famiglia. Il manga “Imperatore del Giappone. - la storia dell’imperatore Hirohito” primo fumetto pubblicato da L’Ippocampo Edizioni disegnato da Junichi Nojyo e scritto da Issei Eifuku tratto dall’opera originale di Kasutoshi Hando è un lungo percorso che racconta il controverso 124° Imperatore del Giappone. Già, perché ancora oggi c’è chi lo vuole subdolo, perverso e complice degli abusi dell’Unità 731, che durante la Seconda guerra sino -giapponese compì esperimenti aberranti e da film horror sui prigionieri e a conoscenza di tutti i movimenti dei suoi generali durante la Seconda Guerra Mondiale e chi invece lo dipinge come un anziano saggio pacifista, amante dei Celenterati e vittima di trame di potere a lui oscure. Il 5 Novembre 1916 in migliaia accorsero per festeggiare la proclamazione del giovane principe Michi a principe ereditario. Nel manga si racconta che tra la folla c’era anche Taka Adachi, che da tempo aveva lasciato il Palazzo Imperiale. In un romantico momento, lo sguardo dell’istitutrice incrocia per un attimo quello del futuro Imperatore. Chissà se loro due si sarebbero mai più incontrati. “Ormai il vostro posto è dove io non posso più raggiungervi” Questo si disse la maestra Adachi, ma forse lo pensò anche Hirohito. Il Manga Imperatore del Giappone restituisce umanità a un uomo che forse negli anni della sua formazione non ha avuto grandi mentori o guide, ma che sicuramente è stato circondato a lungo da guerrafondai come Hideki Tōjō, primo ministro giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale e fra gli ideatori dell’attacco a Pearl Harbor. E pensare che all’Imperatore piacevano le pulci d’acqua, le fisalia e i molluschi di fiume. A favore dell’innocenza di Hirohito qualche anno fa fu trovata una copia di una dichiarazione di suo fratello Mikasa, che condannava le torture dei militari giapponesi a Nanchino. Queste dichiarazioni furono distrutte, ma la verità ogni tanto torna a galla e un professore di Kobe spulciando nella biblioteca del Parlamento ha ritrovato l’ultima copia rimasta di quel discorso. Mi piace pensare che questo evento abbia restituito quella pace che la famiglia Imperiale desiderava anche all’epoca, ma non essendo ahimè uno storico non posso far altro che leggere. Già leggere. Allora vi invito a farlo, iniziando da qualcosa di semplice e piacevole come il Manga Imperatore del Giappone. Perché partendo con un bagaglio leggero nel viaggio della conoscenza si avrà spazio per caricare racconti, storie e testimonianze. Starà a noi decidere poi da che parte stare, l’importante è non perdere mai il desiderio di conoscere la verità.In questi mesi l’invasione Russa dell’Ucraina ha ricordato a molti cronisti gli eventi del nazi fascismo e l’asse Roma - Berlino - Tokyo. Il Governo ucraino in un tweet ha paragonato Putin a un mostro a tre teste: quelle di Mussolini, Hitler e Hirohito. Il Giappone ha chiesto subito la rimozione dell’immagine e l’Ucraina, giusto per non entrare in polemica con uno stato “collaboratore” ha cancellato il tweet scusandosi per l’accaduto. Io invece se penso a Hirohito ricordo subito una famosa immagine un cui lui passeggia tranquillo per le vie di Disneyland con un Topolino visibilmente allarmato. :-P Gtvb Cover: Hirohito Flag Illustration © Greg Groesch/The Washington TimesImmagini: Werner Bischof /Swiss, 1916–1954Children waiting for the arrival of Emperor Hirohito. Hiroshima, Japan. 1951.ph © Werner Bischof | Magnum Photos -Read More- GIAPPONE BAD BIO EDO ITA JAP OMG TVB WEB