Il fenomeno Sailor Moon sembra non placarsi.In attesa di vedere le nuove avventure di Usagi Tsukino e compagnia bella, nel nuovo film atteso per il 2023, le paladine che vestono alla marinara hanno siglato un contratto con Vans, per diventare regine dello street fashion e diffondere il loro stile fra gli skater di tutto il mondo. Sailor Moon x Vans celebra i 30 anni dell'anime con una collezione customizzabile. Decorate con i disegni originali del cartone anni 90, le mitiche Slip on diventano una dichiarazione d’amore verso le guerriere giapponesi che hanno conquistato più cuori. Tra le mie preferite c’è questa con il frame del gatto Luna con la bocca aperta. Se volete divertirvi a cambiare colore e stile cliccate QUI. Buona caccia. E fatemi sapere quale indosserete questa Estate. Gtvb P.S. Se volete leggere cosa è stata per me Sailor Moon andate QUA. :-)
Visto che tutti vanno al monte Fuji, oggi vi porterò dal cugino sfigato: il monte Takao. Nessuno se lo caga, perché fondamentalmente è piccolo e nero come Calimero. E’ alto appena 600 metri, (per la questura 599) una scoreggia in confronto al venerabile Fuji san. (3.776 m)Però si difende bene, perché ha un sacco di percorsi a tema, ristorantini tipici, negozietti di alimentari, una funicolare, la seggiovia e udite udite: il museo degli scherzetti, una roba trashissima che rovina il paesaggio davanti alla stazione. Agevoliamo le foto. Dentro ci sono un sacco di simpatiche attrazioni instagrammabili. Quindi se siete sfaticati invece di scalare il monte sacro e ritrovare la spiritualità, potete venire qui. Il Trick Art Museum è aperto dalle 10 alle 19 da Aprile a Novembre e dalle 10 alle 18 da Dicembre a Marzo. Ma torniamo al nostro povero monte e cerchiamo di ridargli la sua dignità. La prima cosa gentile che fa Takao è lasciare fuori dalla stazione dei secchi di acqua che servono agli audaci scalatori di ritorno dalla loro ascensione per pulire le scarpe da trekking.Il nostro piccolo monte sicuramente non vuole che le case e i treni nipponici si riempiano di fango e fogliame odoroso. Sulla via verso la vetta incontrerete negozietti tipici giapponesi, che vendono per lo più alimentari a lunga scadenza, giocattoli Made in Cina e qualche ceramica di modesta qualità. Ma il vero souvenir sono le cavallette, un delizioso snack croccante a soli 650 yen! Un saporito regalo sigillato e sottovuoto da portare ai vostri amici. Ai piedi di Takao ci sono dei ristoranti italiani, perchè ricordatevi: noi siamo famosi in tutto il mondo e al ramen gli facciamo un culo così! :-P Agevoliamo il menù di oggi, errori compresi. Sono ottimi, con una bella grattata di "Chiesa", renderanno il vostro pranzo "divino".Il prossimo giapponese che mi corregge, lo mando a zappare l'orto! :-P Qualcuno glielo dica che ne bastano 4! Vabbè ci rinuncio!Takao è famosa per gli asceti del tempio Yakouin che sotto le cascate Biwadaki e Hebi-Daki purificano la loro anima. L'aria che si respira lungo il cammino nel bosco è pura come dovrebbe essere la nostra mente, ma in un attimo il trash arriva a tirarti la giacchetta, perché il grottesco in Giappone è sempre in agguato.Visto che è difficile contraddistinguere il sesso degli animali domestici, perchè non tingergli la coda? Lo hanno pensato questi due sposini, a cui manderei una nave di Greenpeace dritta in faccia: :-P La strada per la vetta è ancora lunga, maTakao si è affidato all'ingegno umano per venire incontro a chi non si vuole stancare: la piccola funivia o la seggiovia senza protezioni. Ok, sotto ci sono le reti, ma secondo me le hanno messe solo perché ai turisti cadono i cellulari mentre si fanno i selfie. Un omino nascosto, a metà percorso, vi scatterà una foto, che troverete magicamente appesa a un pannello alla stazione di arrivo della seggiovia. Sono stampate malissimo, quindi risparmiate i vostri Yen. Una delle specialità diTakao sono i Dango, fatti alla sua maniera, con ingredienti segreti che nessuno sa pronunciare. Lo giuro! Ho chiesto alla mia amica Mia san informazioni."Mia puoi domandare alla commessa come sono fatti questi dango?" "Dice fatti con farina di riso" "E poi?" "Non lo sa. Dice che non sa leggere"Se avete baffi o barba non mangiate questi tipici dolcetti, si attaccano ovunque formando dei simpatici dreadlocks sotto la vostra bocca.I negozi in Giappone sono ovunque, anche sul monte Takao. La signora che vende bibite e biscotti ha come aiutante un piccolo cagnetto di nome Sola. Guardate com'è carina. Oh mio Dio! Ha il pisello!!!!!"Mia san, ma questo cane ha un nome da femmina?" "Non so. Il cartello dice che si chiama Sola" "E poi..." "E poi c'è scritto che odia i bambini, che non vuole essere accarezzato, che gli fanno male alcune parti del corpo e che non gli piace essere infastidito. Tu vuoi accarezzare?" "E se mi morde?" "Noi denunciamo padrone!"Se il cielo è limpido, dalla vetta del monte Takao potrete vedere il Fuji san. Ma oggi c'è un po' di foschia e ahimè non si vede manco la punta innevata.Solo dopo mezz'ora, grazie al mio occhio bionico, ho iniziato a intravedere la sua forma iconica, invisibile all'obiettivo della macchina fotografica. Ho fatto tutta questa strada per niente. E sto pure perdendo la vista."Non essere triste, puoi vedere Tengu""Grazie Mia san, ma una statua con la faccia da uccello non è la stessa cosa""Lui non ha pisello come cane di prima""Cosa stai dicendo?"Eppure siamo solo a 600 metri di altezza, non dovrebbe avere debito di ossigeno al cervello. Prendetevi un giorno di pausa dalla frenesia di Tokyo e venite a trovare Takao. Lui sarà felicissimo di presentarvi le scimmie del piccolo Zoo, i tempietti, le statue e le peonie del giardino botanico. Solo una cosa, state attenti ai coniglietti e agli orsetti, pare che si divertano con i gavettoni! :-P Gtvb
Io sono affezionato a Pippo, il mio primo orsetto di peluche. È stato per anni l'eroe di casa. Mi proteggeva dall'uomo nero sotto il letto, dai mostri che vivevano nell'armadio e persino dai bulletti della scuola. Assomigliava vagamente a Pakkun, la mascotte di Paul e Nina, l'omonimo cartone animato che raccontava di due ragazzini che viaggiavano in un mondo parallelo. Pippo si chiamava così perché non riuscivo a dire Pakkun ed era difficile per un bambino di 4 anni spiegare ai genitori che avevo scelto il nome di un personaggio di un anime che andava in onda su un emittente televisivo locale, che prendeva solo a casa della nonna. Arrivò poi il Grande Mazinga a farmi compagnia. Era bellissimo e gigante, con l'astronave che usciva dalla testa pronta ad atterrare sulla tavola apparecchiata. Posso dire con fierezza di aver mangiato un sacco di pastasciutta con Tetsuya, il pilota del mitico robot di Go Nagai. Non so che fine abbia fatto il Mazinga, con gli anni i miei giochi scomparivano. Alcuni finivano in cantina, altri nelle ceste della raccolta per i bambini della Casa Famiglia del mio paese. I più belli se li è presi mio cugino e sono certo che a distanza di anni li conserva ancora da qualche parte, purtroppo non me li vuole più ridare, perché è un avido accumulatore seriale. La mia memoria di allora è racchiusa in un paio di scatole. Lì ci sono ancora pezzi di Micronauti, un Gundam senza pugni, un Daitarn decapitato e quel robot fantastico della serie Yattodetaman, che mi piaceva tantissimo perché appariva sempre accompagnato da un cavallo alato. Ogni mese un eroe arrivava dal Sol levante, pronto a distrarmi dai doveri di studente. ma solo uno è rimasto sulla mia libreria: Pippo. Se quando eravate bambini anche a voi hanno sottratto dei giochi o semplicemente volete far girare la ruota del tempo non dovete perdere la mostra Manga Heroes alla Fabbrica del Vapore di Milano. Dicono ci sia una bacchetta di Creamy funzionante e un Astroboy in attesa di essere risvegliato. E lo so che uscirete dicendo: "Io questo ce l'avevo!" GiapponeTVB Manga Heroes. Da Osamu Tezuka ai Pokémon 9 ottobre 2021 – 2 gennaio 2022 Fabbrica del Vapore, Spazio Ex-Cisterne, Milano Via Giulio Cesare Procaccini, 4 Orari da martedì a domenica 9.30 – 19.00 giovedì orario prolungato 9.30 – 21.30 lunedì chiuso fabbricadelvapore.org