Oggi parto per Kyoto, finalmente incontrerò di nuovo la perla d’oriente, visto che l’ultima volta c’eravamo giusto annusati come due cani diffidenti al parchetto. Ho lasciato l’Hotel prestissimo e salutato il personale chiassosamente, manco fossero miei parenti.
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Dalla strada non si fanno troppo notare. Sono bar spesso piccolissimi, intimi e accoglienti. Hanno arredi curati, luci giuste e invitano al relax. Al banco o ai tavolini si possono sorseggiare ottimi drink, ma chi viene qui lo fa principalmente per ascoltare buona musica. Sono un vero paradiso per gli appassionati.
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Nel 1964 il Giappone era in fermento perché stava per inaugurare le sue prime Olimpiadi. Il mondo della moda italiana invece tentava un timido approccio per le vie di Tokyo. Gucci aprì proprio quell'anno un boutique nel quartiere Ginza. Molti, ma molti anni dopo, l'economista, scrittore e "futurista" Kimindo Kusaka disse che il Giappone sarebbe diventato nel 21° secolo il primo stato boutique
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Nel 1545 Francesco Saverio, missionario e gesuita spagnolo partì alla volta della Malaysia, lì conobbe alcuni giapponesi, che dovevano essere degli strampalati burloni, perché lo convinsero a proseguire il suo viaggio in Sol levante sicuri che lì avrebbe trovato seguaci per quello strano Dio che moltiplicava pani e pesci.
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L’anno scorso il Signor Hashimoto era in Italia per una breve vacanza. Voleva visitare Como e l’Abruzzo. Il Signor Hashimoto è di Tōkamachi, famosa per la bachicoltura e gemellata con Como. Accompagnato dalla mia amica Mia san si è innamorato di “quel ramo del lago” e dalla “Bella addormentata” Maiella.
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Il Periodo Edo conosciuto anche come l’Era Tokugawa è stato il più controverso per il Giappone. Lo Shógun tagliò la testa a tutti i suoi nemici, torturò i cristiani e chiuse i confini lasciando il paese in totale isolamento. Cosa succedeva in quegli anni? Come viveva la popolazione? Ecco dei pettegolezzi di corte direttamente dal 1603.
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