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IL GIAPPONE È UN PAESE SICURO

È vero.
A Tokyo io e la mia amica Piera dormivamo con la finestra spalancata e la porta aperta, come si usava una volta anche da noi al Sud, almeno così mi raccontava mia nonna.
In Giappone se dimentichi qualcosa sul treno stai pur certo che tutta la città si mobiliterà per farti ritrovare il tuo oggetto smarrito, lo scippatore è una figura mitologica, nessuno ti rapina o ti preleva un rene per venderlo sul dark web.
Efficienza, sicurezza e pulizia. Sono le tre parole che contraddistinguono questo paese. Ecco perché mi piace vivere qui. (ogni tanto)
Tutto funziona. Ma se per caso una mosca vola nell’ingranaggio della “macchina Giappone” cosa succede?
Ve lo ricordate che fine ha fatto Seth Brundle?

Ueno Tokyo

Proprio in questi giorni nella prefettura di Chiba, esattamente ad Abiko, la polizia ha ricevuto una telefonata da una signora che tutta allarmata denunciava una lite famigliare.


“Correte vi prego, mio marito sta sanguinando mentre litiga con mio figlio”


La descrizione ha insospettito i poliziotti che arrivati sulla scena del bisticcio hanno trovato il ragazzino armato di coltello che affettava le gambe del padre, dopo averlo accoltellato al collo e alla spalla.
L’uomo si è salvato e il 14enne è stato arrestato per tentato omicidio.

Asakusa Tokyo

Kosuke Nozaki, imprenditore miliardario giapponese affetto da mitomania, scrisse nel 2016 la sua biografia: Don Juan of Kishu: The Man Who Gave 3 Billion Yen to 4000 Beautiful Women" paragonandosi al playboy spagnolo.
Un cafone ottuagenario che ha sposato una 25enne avida, che tre anni fa, stanca di dovergli cambiare il pannolone, lo ha costretto ad ingerire stimolanti per il sesso in quantità esagerate promettendogli una notte di zozzerie estreme.
Erano passati solo tre mesi dal loro matrimonio. Nozaki morì di colpo con l’alzabandiera e la sua dolce “Amantide” si è goduta la vedovanza fra lussi sfrenati e shopping. È stata incriminata dopo un’attenta indagine qualche settimana fa.
L’accusa ha trovato nella cronologia del suo smartphone le parole “droghe stimolanti eccitanti” “come far passare un omicidio per morte naturale” e “cosa mi metto di bello al funerale di mio marito?”.
Non esiste il delitto perfetto, soprattutto in questo periodo dove ti geolocalizzano anche le mutande. La vedova allegra infatti era stata anche intercettata, grazie alle celle telefoniche, nello stesso luogo in cui si trovata un noto spacciatore che i poliziotti stavano pedinando da tempo.
L’ho sempre detto che per certe cose è meglio usare il Nokia 3310. :-P

 omicidio in Giappone

Il Lago Biwa è il più grande del Giappone. Famoso per il suo Torii che emerge dall’acqua e per essere uno dei più antichi bacini al mondo. (ha 4 milioni di anni)
Da oggi diventerà ancora più noto per il cadavere che un anziano ha trovato dentro una valigia abbandonata sulla riva.
Il povero nonnino voleva farsi i fatti suoi, d’altronde in Giappone nessuno ti tocca niente se lasci qualcosa incustodito, ma l’occhio è caduto sul braccio che spuntava dalla cerniera del borsone. Che fare? Girare lo sguardo verso un cantiere o aprire lentamente il bagaglio dell’orrore?
Secondo i giornali locali il cadavere era ormai in uno stato di avanzata decomposizione. Sarà stato un maschio o una femmina? Solo l’autopsia potrà darci una risposta.


lago di Biwa Giappone
Ma la cronaca nera giapponese coinvolge anche gli animali.
A Fuji City, la signora Miyuki Akiyama, teneva 85 cani in casa fregandosene altamente dell’igiene e del benessere dei poveri animali. Chiusi in piccole gabbie, senza cibo e acqua, spelacchiati. Il suo unico scopo era solo di farli riprodurre per poi vendere i cuccioli a caro prezzo. I cagnetti sono stati curati e dati in custodia e la stronza arrestata per maltrattamento. I vicini hanno dichiarato: “Quando passavamo sotto casa sua c’era una puzza che manco nei cessi pubblici”
Ci sono voluti otto anni prima che il Centro sanitario la denunciasse. Lassisti!

Ueno Tokyo
Al cinema in Giappone sta trionfando il tanto atteso film di Evangelion “3.0+1.0 Thrice Upon a Time”. Lo Studio Khara, la casa di produzione di proprietà del regista
Hideaki Anno sta contando i soldi, ma anche le minacce che sono arrivate dopo la prima proiezione.
Pare che i fan, che attendevano questo gran finale da un decennio, siano rimasti insoddisfatti. E così sono volate bestemmie, ingiurie, calunnie, minacce di morte e persino fake news sugli impiegati.
Lo Studio invece di farsi travolgere dalla shit storm ha lasciato una dichiarazione di fuoco.
“Denunceremo tutti quello che hanno osato gettare fango sul nostro operato e intimidito i nostri dipendenti. Daremo agli agenti di polizia mail, lettere e teste di cavalo che abbiamo ricevuto nei nostri uffici. E siccome siamo tignosi segnaleremo anche i commenti negativi che sono arrivati dall’estero”
Nessuno è al sicuro!

Gtvb

P.S. Avete cercato su Google Seth Brundle?

Immagino: ©GiapponeTVB/©TR/AFP/Getty Images