Quando in Giappone esplodono i Sakura sembra che tutti impazziscano.
Le città si tingono di rosa, la gente si ferma a guardare e nella galleria di ogni cellulare ci sono almeno 2 o 3 foto sfuocate di questi teneri fiorellini. 🌸
I giapponesi si sono goduti, per quanto possibile, la fioritura del 2021 lontano da turisti curiosi pronti a fotografarli mentre vomitavano dopo l'Hanami con amici e colleghi. (QUI il mio primo Hanami)


Sì, perché le cose sono un po' cambiate durante gli anni.
I Sakura da simbolo della vita e della morte, della caducità del tempo, della bellezza effimera rappresentano oggi l'obsolescenza programmata.
Tra Marzo e Aprile tutto diventa "pinku": dal cibo ai cartelloni pubblicitari fino agli smalti per le unghie. E quando l'ultimo petalo cade a terra tutto finisce nell'armadio e il rosa torna a essere solo un colore per femmine.
Quello che preoccupa ora sono le Olimpiadi. Gli atleti sono lì che aspettano trepidanti se partire o no alla volta di Tokyo.
Ma le notizie non sono buone.
Un agente di polizia addetto alla sicurezza della staffetta della torcia olimpica si è ammalato di Covid19. E così le defezioni aumentano. Sono già in 4 ad aver rifiutato di correre con il tedoforo per paura di infettarsi e il sostegno pubblico per i Giochi Olimpici sta diminuendo.
Eppure 15 giorni fa sotto i ciliegi in fiore la gente sperava che i romantici Sakura avrebbero sconfitto questa tremenda Pandemia. 🌸


Ma nulla. Non è successo nulla.
Hanno invece annullato il Motor Show per la prima volta dopo 67 anni e fa pure notizia che i salarymen evitano di uscire a bere con i capi e i clienti per paura di contagiarsi.
il rosa, per un po', aveva fatto dimenticare questa situazione. 🌸
Il nome scientifico del ciliegio è Prunus serrulata che ricorda un po' il nome di una malattia, quello più diffuso in Giappone è il Prunus x yedoensis un ibrido tra altre due specie di Prunus e come dice il bugiardino per piantarlo: "viene propagato tramite innesto da un clone".
Se avessero dato a me il "Ministero dei Sakura", a me che non ho il pollice verde, il Giappone si sarebbe ritrovato parchi e viali pieni di cicoria.
Dai non arrabbiatevi, se la ripassate con l'aglio è buonissima. :-P
La natura temporanea ed effimera della vita, questo simboleggiano i Sakura, l'avrò letto un centinaio di volte.
Ma chi ha iniziato per primo a contemplare questi famosi alberi?


Sappiamo che nel periodo Nara, (VIII secolo) era consuetudine celebrare le fioriture, ma alcuni studiosi dicono che su libri antichissimi del III secolo, ritrovati chissà dove, già si parlava di Hanami.
La stagione dei Sakura corrispondeva con la semina del riso. C'era l'usanza di offrire doni e di bere sakè sotto il ciliegio, perché i monaci avevano messo in giro la voce che dentro ai tronchi vivevano i Kami, gli spiriti della religione shinto.
Poi qualche viandante beccava di notte i monachelli ubriachi sotto i ciliegi a ruttare l'alfabeto.
Furbetti viziosi. :-P
L' Imperatore Saga, che regnò agli inizi dell'800 d.C. era più fighetto. Invece del cicchetto preferiva il banchetto. Così insieme a cortigiane, amici ed esponenti dell'aristocrazia si ritrovava a fare enormi picnic con la scusa di ammirare i fugaci petali ondeggiare nella brezza primaverile.
Poi i soliti viandanti li coglievano in flagrante rimettere dietro qualche cespuglio.
Da allora l'Hanami divenne una tradizione, che ancora adesso resiste dopo mille e passa anni.


Fu però Tokugawa Yoshimune, intorno al 1600, a imporre a tutto il popolo l'Hanami, secondo me, con la complicità di quei pettegoli dei viandanti che si erano rotti le palle di vedere i ricchi mangiare senza offrire mai una beata mazza.
I Sakura durante la Seconda Guerra Mondiale vennero paragonati ai soldati che volavano nel vento come petali pronti a morire per la patria. Una vita breve, ma gloriosa.
E così i Kamikaze portavano un ramoscello sull'aereo e dipingevano il famoso simbolo del fiore sull'ala prima di lanciarsi sul nemico.
Vabbè basta ammorbarsi con la fuggevolezza della vita.
Parliamo di cose belle, che fra virus, tempo che passa e fiori appassiti mi si sono seccate pure le piante grasse in casa.


I Sakura quest'anno non avranno sconfitto pesti, carestie e guerre, ma il loro svolazzare qua e là ha risvegliato nell'animo di alcuni una voglia di cambiamento.
Notizia, dell'ultima ora. Gli studenti giapponesi stanno promuovendo discussioni sull'uguaglianza di genere tramite Podcast e profili Instagram. E giornali e governo se ne stanno accorgendo.
D'altronde chi ama il rosa tende a prendersi cura delle persone.
Ed è quello che fanno i Sakura da più di mille anni.

Gtvb

Foto cover: ©Giapponetvb
Immagini: ©Giapponetvb/ ©Eliot Elisofon/©Burt Glinn