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Racconti giapponesi e altre prove di affetto
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Tag / WOW
March 15, 2019
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IL LAGO SAGAMI (Pleasure Forest Cherry Blossom Festival)

by Gtvb
La stagione dei ciliegi sta per iniziare, le previsioni meteo per la fioritura stanno impazzendo, quale sarà il giorno migliore per ammirare i famosi fiori rosa giapponesi? A Tokyo, secondo la Sakura Weather Map, i boccioli si apriranno il 21 Marzo. Ma noi siamo vogliamo un posto speciale, lontano dallo stress cittadino e dai salarymen ubriachi. Il Lago Sagami, a circa un’oretta di treno dalla capitale, è il luogo ideale. Ogni anno il Pleasure Forest Cherry Blossom Festival accoglie gli amanti della Primavera con un eventi speciale.Gli oltre oltre 2500 alberi trasformano la lunga passeggiata in un sogno tutto rosa. Rosa ovunque. Ai ristoranti con i menù pensati appositamente per questa stagione, rosa le foto e rosa la notte. Lo spettacolo più atteso infatti sono le illuminazioni che accendono anche di sera i famosi ciliegi giapponesi. Sembra un po' Natale, però senza piumino, sciarpa e guanti. Potrete ammirare la fioritura dalla ruota panoramica oppure volare in cielo con una mongolfiera. Per i più romantici consiglio una gita in barca al centro del lago, tra un bacio e un altro magari potrete anche pescare il Micropterus salmoides comunemente noto come boccalone. Mi raccomando segnatevi questo posto perché è veramente pazzesco e non fate come me… “Aspetta voglio fare una foto artistica del lago con i sakura” “Mi raccomando stai attento” Plof. (rumore della macchina fotografica che cade in acqua) Gtvb
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GIAPPONE
  
March 15, 2019
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IL LAGO SAGAMI (Pleasure Forest Cherry Blossom Festival)

by Gtvb
La stagione dei ciliegi sta per iniziare, le previsioni meteo per la fioritura stanno impazzendo, quale sarà il giorno migliore per ammirare i famosi fiori rosa giapponesi? A Tokyo, secondo la Sakura Weather Map, i boccioli si apriranno il 21 Marzo. Ma si sa, le città non sono romantiche, (QUI il mio primo hanami) meglio cercare un posto fuori porta, lontano dal chiasso e dai salarymen ubriachi.Il Lago Sagami, a circa un’oretta di treno dalla capitale, è il luogo ideale. Ogni anno il Pleasure Forest Cherry Blossom Festival accoglie gli amanti della Primavera. Oltre 2500 alberi trasformano la lunga passeggiata in un sogno tutto rosa. Rosa ovunque. Ai ristoranti con i menù pensati appositamente per questa stagione, rosa le foto e rosa la notte. Lo spettacolo più atteso infatti sono le illuminazioni che accendono anche di sera i famosi ciliegi giapponesi. Potrete ammirare la fioritura dalla ruota panoramica oppure volare in cielo con una mongolfiera. Per i più romantici consiglio una gita in barca al centro del lago, tra un bacio e un altro magari riuscirete anche a pescare il Micropterus salmoides comunemente noto come boccalone.L'ingresso al parco costa 1000Yen. Mi raccomando segnatevi questo posto perché è veramente pazzesco e non fate come me… “Aspetta voglio fare una foto artistica del lago con i sakura” “Mi raccomando stai attento” Plof. (rumore della macchina fotografica che cade in acqua) Gtvb
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GIAPPONE
  
March 10, 2019
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DICONO DI HACHIKO

by Gtvb
Sovrano dell’incrocio più famoso del mondo, simbolo di fedeltà e amore. La sua vita ha spezzato cuori e ispirato film. Ecco la storia di Hachiko, il cane più famoso del Giappone.Buona lettura. Dicono sia morto l’8 Marzo 1935. I giapponesi già lo conoscevano, perché ogni giorno aspettava il suo padrone, il professore Hidesaburo Ueno, davanti alla stazione di Shibuya. Hachiko però non aveva la percezione del tempo e ha atteso dieci anni. Dicono che questa sia la sua ultima foto. Hachiko però era nato a Odate e il professore lo aveva comprato ad una cifra molto alta per quel tempo. Dicono 30 Yen. Voleva un cane di razza pura, un Akita. Anche mio zio ne ha uno. Il suo pelo è morbido, il suo muso è buffo, ma non pensiate che sia un cane tenero e gentile, anzi. Ha un carattere dominante, schivo e diffidente con gli estranei, ma molto protettivo con la sua famiglia. Io ci stavo rimettendo una mano e da allora non l’ho più accarezzato. Ma si sa, il carattere di un cane dipende anche dal padrone. Odate è così fiera di aver dato i natali a questo cane che ha decorato i tombini con la figura del cane, costruito un museo, un tempio e una piccola statua davanti alla sua stazione. Hachiko non era un randagio. Dopo la morte del suo padrone venne adottato da più persone. L’ultimo suo proprietario dicono sia stato il Signor Kikuzaburo Kobayashi, che abitatava a Tomigaya, non molto lontano da Shibuya.Ogni giorno poteva correre alla stazione, fare pipì su qualche muro e aspettare. Lo immagino per queste vie, però Tokyo fu rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale, quindi la mia è solo una fantasia dettata dal fatto che ho abitato in questa zona. Hachiko non era uno Shiba, che è una razza simile, ma più piccola. Il nome originale del cane più famoso del Giappone era Hachi. Il suffisso “Ko” fu aggiunto dopo, quando Hirokichi Saito, presidente dell’ Associazione per la conservazione del cane giapponese, scrisse un articolo sui maltrattamenti che subì. Così nacque il nome Hachiko, in segno di rispetto, ma anche di simpatia verso l'animaletto. Dicono che il popolo giapponese si sia molto commosso dopo aver letto quell’articolo. La statua di Hachiko è stata creata dallo scultore Teru Ando, purtroppo fu sciolta prima che la guerra finisse. Dicono che fu usata per costruire una locomotiva in mancanza di materie prime. Il figlio di Ando però ne fece una nuova, che è quella ufficiale che potete vedere di fronte alla stazione di Shibuya. Se notate bene la statua del cane ha un orecchio abbassato. All’epoca i nazionalisti giapponesi non furono molto contenti, perché il cane doveva rappresentare anche la forza e la prestanza del paese, ma l’arte non si discute e alla fine l’artista ebbe la moglie sulle sterili polemiche. L’Università di Tokyo ha voluto far ricontrare Hachiko e il suo padrone costruendo una nuova statua commemorativa che riproduce un abbraccio fa il cane il professore. (QUA) Hidesaburo Ueno è sotterrato al cimitero di Aoyama.Un'altra statua potete vederla a Rhode Island. (QUI) L’anima del cane continua ad aspettarlo davanti a migliaia di turisti. Se Hachiko fosse vivo dicono che morderebbe il polpaccio di Richard Gere. :-P Gtvb Foto di copertina: Hayashi Tadahiko Hachiko ハチ公 statue at Shibuya 渋谷 station - Japan - 1954
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GIAPPONE
           
March 8, 2019
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L’ALTRO GIAPPONE: visioni del cinema giapponese contemporaneo tra letteratura e società

by Gtvb
Basta seguire i Dorama giapponesi che ci riempiono il cervello di zucchero filato, smettete anche di guardare i Power Rangers, che alla fine lo sanno tutti che combattono contro mostri di carta pesta. Se volete elevare la vostra cultura cinematografica vi consiglio di non perdere questa rassegna di film giapponesi. 7 film per 7 incontri."Dal secondo dopoguerra in poi i cineasti nipponici si sono interrogati incessantemente sulla ridefinizione di identità del proprio paese attraverso quella degli individui che lo compongono. Altrettanto vero è che la storia del cinema giapponese ha le sue fondamenta nella letteratura, in quella classica come in quella contemporanea. Da questi due aspetti parte questa breve rassegna che prova a fare luce sulla attualità del Giappone e, forse, a far riflettere anche sulla nostra" Lalineascritta, il Laboratorio di Scritture diretto da Antonella Cilento, presenta all’interno del suo spazio in Galleria Vanvitelli 23 la rassegna L’ALTRO GIAPPONE: visioni del cinema giapponese contemporaneo tra letteratura e società, a cura di Barbara Waschimps e Roberto De Pascale. L’ALTRO GIAPPONE propone sentieri di approccio culturale al di fuori dagli schemi veicolati in maniera spesso fuorviante dai media; con i nostri ospiti affronteremo aspetti meno noti della società nipponica, attraverso la visione di sette film inediti, tutti sottotitolati in italiano, preceduti da una presentazione e seguiti da un’analisi dei percorsi narrativi. Ci accompagneranno come sempre i libri: quelli che hanno ispirato i cineasti, quelli scritti dai nostri ospiti, quelli inerenti alle tematiche trattate. Gli incontri saranno coordinati da Antonella Cilento con Roberto De Pascale e Barbara Waschimps , curatori della rassegna e yamatologi. PROGRAMMA Dom 31/3 h. 18 - VILLON’S WIFE - 2009 - diretto da Kichitaro Negishi. Premiato per la Miglior Regia al Montreal World Film Festival, il film è tratto da una novella di Dazai Osamu, ed è presentato da Stefania Viti, giornalista, autrice e yamatologa. Dom 7/4 h. 18 - CONFESSIONS - 2010 - diretto da Tetsuya Nakashima. Miglior film asiatico, Hong Kong Film Festival, il film è tratto dal romanzo di Kanae Minato, ed è presentato da Antonella Cilento, autrice, e direttrice de Lalineascritta. Dom 14/4 h. 18 - 100 YEN LOVE - 2014 - di Masaharu Take. Candidato ufficiale del Giappone agli Oscar del 2015 come miglior film straniero, il film è presentato da Maurilio Ponzo, tutor di Lingua Giapponese, Università di Catania. Ven 3/5 h.18 - GO! - 2001 - diretto da Isao Yukisada. Pluripremiato in patria.Il film è tratto dal romanzo di Kaneshiro Kazuki, ed è presentato da Antonio Moscatello, giornalista, autore e yamatologo. Ven 17/5 h. 18 - HARMONIUM - 2016 - di Kouji Fukada. Premio della Giuria al Festival di Cannes.Il film è presentato da Benedetta Gargano, autrice e sceneggiatrice Rai.Ven 31/5 h.18 - SUICIDE CLUB - 2002 - di Shi’on Sono. Vincitore del Fantasia Film Festival nel 2003, questo lavoro ha successivamente generato un libro, un prequel e un manga. Il film è presentato da Chiara Ghidini, docente di Religioni e Filosofie dell’Asia Orientale, l’Orientale, Napoli; e da Amleto De Silva, scrittore, saggista e sceneggiatore.Gio 6/6 h. 18 - NOBODY KNOWS - 2004 - di Hirokazu Kore’eda. Premio Miglior Attore al Festival di Cannes dello stesso anno.Il film è presentato da Giorgio Amitrano, autore, traduttore, accademico; Professore di Lingua e Letteratura Giapponese, l’Orientale, Napoli. Tutti gli incontri si terranno alle ore 18.00 presso la sede de Lalineascritta, in Via Kerbaker 23 - Galleria Vanvitelli, a NapoliPer info cliccate QUIGtvb
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ARTE
     
March 7, 2019
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MIRROR ROOM (Yayoi Kusama)

by Gtvb
Yayoi Kusama compirà 90 anni il prossimo 22 Marzo.Il mondo sta celebrando il suo talento grazie al documentario Kusama: Infinity di Heather Lenz.Il film è un tripudio di arte, sofferenza e coraggio.Nata a Matsumoto, cresciuta durante la seconda guerra mondiale in una famiglia complicata, Kusama ha subito un trauma che è stato il motore della sua carriera artistica.Negli Stati Uniti ha cercato con tutte le sue forze di combattere contro un sistema che voleva l'artista maschio e bianco.Depressa, talentuosa e poliedrica. I suoi quadri e le sue installazioni sono state copiate da artisti all'epoca ben più noti, Andy Warhol per citarne uno.È sopravvissuta a tutti. Ha sconvolto l'opinione pubblica manifestando nuda contro la guerra in Vietnam, il suo grido artistico arrivò fino a Matsumoto che si vergognò così tanto di averle dato i natali che cancellò il suo nome dai registri delle scuole. Oggi è l’artista vivente più celebre e quotata al mondo.Non è morta quando si buttò dalla finestra a New York, non è morta contro l'oscurantismo giapponese e non è morta contro la discriminazione sessista e razzista radicata nei circuiti artistici all’avanguardia americana. Tutti conoscono Yayoi Kusama come la regina degli infiniti pois, ma le sue espressioni artistiche di fine anni sessanta avevano una carica davvero rivoluzionaria.Sua ad esempio l’idea di celebrare il primo matrimonio gay a New York nel 1968 durante un happening in un loft a Manhattan, con una trasgressiva messa in scena della sua Church of Self-Obliteration, collettivo di performer hippy. (QUI l'articolo da Phaidon)A Tokyo c’è un museo totalmente dedicato a Kusama, di una bellezza commovente. (QUA)E come lieto fine posso dirvi che la città di Matsumoto ha fatto pace con lei. GtvbSe volete conoscere meglio questa straordinaria artista, possiamo andarciinsieme: dal 22 aprile al 1 maggio il tour Rainbow Roll propone molte mete alla scoperta della queer culture giapponese, basta cliccare QUI Foto di copertina: Eikoh Hosoe/Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore; Victoria Miro, London; David Zwirner, New York
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NOMI
        
March 7, 2019
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MIRROR ROOM (Yayoi Kusama)

by Gtvb
Yayoi Kusama compirà 90 anni il prossimo 22 Marzo.Il mondo sta celebrando il suo talento grazie al documentario Kusama: Infinity di Heather Lenz.Il film è un tripudio di arte, sofferenza e coraggio.Nata a Matsumoto, cresciuta durante la seconda guerra mondiale in una famiglia complicata, Kusama ha subito un trauma che è stato il motore della sua carriera artistica.Negli Stati Uniti ha cercato con tutte le sue forze di combattere contro un sistema che voleva l'artista maschio e bianco.Depressa, talentuosa e poliedrica. I suoi quadri e le sue installazioni sono state copiate da artisti all'epoca ben più noti, Andy Warhol per citarne uno.È sopravvissuta a tutti. Ha sconvolto l'opinione pubblica manifestando nuda contro la guerra in Vietnam, il suo grido artistico arrivò fino a Matsumoto che si vergognò così tanto di averle dato i natali che cancellò il suo nome dai registri delle scuole. Oggi è l’artista vivente più celebre e quotata al mondo.Non è morta quando si buttò dalla finestra a New York, non è morta contro l'oscurantismo giapponese e non è morta contro la discriminazione sessista e razzista radicata nei circuiti artistici all’avanguardia americana. Tutti conoscono Yayoi Kusama come la regina degli infiniti pois, ma le sue espressioni artistiche di fine anni sessanta avevano una carica davvero rivoluzionaria.Sua ad esempio l’idea di celebrare il primo matrimonio gay a New York nel 1968 durante un happening in un loft a Manhattan, con una trasgressiva messa in scena della sua Church of Self-Obliteration, collettivo di performer hippy. (QUI l'articolo da Phaidon)A Tokyo c’è un museo totalmente dedicato a Kusama, di una bellezza commovente. (QUA)E come lieto fine posso dirvi che la città di Matsumoto ha fatto pace con lei. GtvbSe volete conoscere meglio questa straordinaria artista, possiamo andarciinsieme: dal 22 aprile al 1 maggio il tour Rainbow Roll propone molte mete alla scoperta della queer culture giapponese, basta cliccare QUI Foto di copertina: Eikoh Hosoe/Courtesy of Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore; Victoria Miro, London; David Zwirner, New York
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NOMI
        
March 6, 2019
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ARATA ISOZAKI VINCE IL PRITZKER PRIZE 2019

by Gtvb
Il premio Pritzker è il Nobel dell’architettura. E quest’anno è stato assegnato a Arata Isozaki, giapponese di Oita, classe 1931.Laurea a Tokyo nel 1954 e apprendista di Kenzo Tange, apre il proprio Studio nel 1963 e progetta capolavori capaci – secondo le motivazioni della giuria – di superare la struttura dell’architettura per sollevare domande che trascendono le ere e i confini, mica villette al mare. :-PIn Italia ha realizzato il Palasport Olimpico a Torino e il Grattacielo Allianz di Milano.  Il premio Pritzker è alla sua 49esima ediione e Arata Isozaki è l’ottavo giapponese a riceverlo. Due gli italiani, Renzo Piano e Aldo Rossi.GtvbFoto: Ritratto Arata Isozaki - Nora Tam/South China Morning Post via Getty Images ©Foto: PalaAlpitour - Mole24 ©Foto: Allianz Tower City Life Milano - Dario Trabucco ©
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NOMI
        
March 3, 2019
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KUSAMA INFINITY (un film di Heather Lenz)

by Gtvb
Yayoi Kusama è una delle artiste viventi più influenti del pianeta. Esce in questi giorni il documentario di Heather Lenz, che racconta il suo mondo, fatto di interminabili pois. Ultima di quattro figli, cresciuta in un mondo che osteggiava il suo essere donna e artista, Yayoi ha sfidato tutti, nonostante i suoi problemi di salute. Oggi ha 90 anni ed è l’artista donna “più quotata”. Curiosa la sua vita. Vive in un ospedale psichiatrico e ogni giorni si reca nel suo studio per dipingere. Fedele alla sua parrucca rossa, ossessiva con i cerchi, Kusama commuove per il suo rigore, per la sua creatività e per la sua camminata dondolante. Si isola per entrare nella sua mente e per ripetere lo stesso gesto infinte volte. Kusama Infinty è al cinema il 4, 5 e 6 Marzo e ricordate che solo grazie all’arte possiamo diventare eterni. Prenotate il biglietto. Gtvb
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ARTE
           
March 3, 2019
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STARBUCKS RESERVE ROASTERY TOKYO (Il più grandel del mondo)

by Gtvb
A Milano c’è uno degli Starbucks più belli del mondo, ma il più grande lo hanno inaugurato a Tokyo. Ecco un viaggio sensoriale, in uno dei locali dove i giapponesi amano ritrovarsi per leggere, studiare o chiacchierare. Un locale che sta cercando di cambiare l’abitudine nipponica di fumare all’interno di bar e ristoranti. “Mia san, ma è vero?” “Io non vado a Starbucks, preferisco bar Dotour, lì c’è area fumatori” “Neanche quando vendono le tazze limited edition spring collection come cavolo si chiamano?” “Non m’interessa. Starbucks combatte noi fumatori” “Non credi sia un modo per aiutare a prendere coscienza sulla pericolosità del fumo?” “Se parli ancora ti abbandono sul Monte Fuji” “Ok!” Un ingresso pieno di petali di ciliegio rende questo Roastery Reserve Starbucks ancora più suggestivo. Ispirato dalla primavera, ma anche dalla cultura nipponica. Non a caso il bancone del bar è stato realizzato seguendo la tecnica tradizionale giapponese della lavorazione senza chiodi, quella usata per costruire i santuari giapponesi. Il nuovo Starbucks di Tokyo si trova nel quartiere Aobadai, vicino al Meguro river, famoso per la sua suggestiva pioggia di Sakura sull’acqua, questo locale riserva mille sorprese ed esclusive bevande che potrai assaggiare solo qui. Preparate il palato per il Barrel Aged Cold Brew miscelato con chicchi conservati in barili di Whisky Bourbon, roba pregio direbbero i millennial. Scoprite nella botte di rame, alta quasi cinque piani, come viaggiano comodi i chicchi di caffè. Perché sono loro i samurai di questo castello, pronti a sacrificarsi per diventare frapuccini d’asporto o macchie su latte parzialmente scremato. Il secondo piano è tutta dedicato al the. Centinaia di tazze, provenienti da una piccola fabbrica di ceramica di Seto, nella prefettura di Aichi, danno il benvenuto a tutti gli amanti dell’infusione. “Uscirete” pazzi per il Teavana Cream Soda Matcha, un azzardato the creato con Uji matcha, gelato alla vaniglia e acqua frizzante. Adoro direbbero i fashion victim. Il più sofisticato è il Sakura Path, lussuoso the verde gyokuro, servito in un bicchiere adagiato dentro un masu (la scatola di legno usata per il sake) e finemente appoggiato su un vassoio di legno chiaro a forma di  foglia. Raffinatissimo direbbero le insegnanti di bon ton. Tutto è curato in ogni minimo dettaglio, gli occhi si soffermano spesso sui murales delle scale, sul rame, sulle divise dei baristi. L’olfatto si fa strada fra i profumi del terzo piano, dove c’è “Arriviamo bar” dedicato ai cocktail d’ispirazione italiana. Non a caso è Princi, la famosa panetteria italiana, partner dei Roastery, a preoccuparsi di focaccine, pizzette e torte salate. Se avete nostalgia dei prosciutto venite qui. All’ora dell’aperitivo ordinate lo Sping Shower, un pizzico di ebrezza primaverile alcolica. L’aggiunta del fiore di sakura edibile rende questo cocktail limited edition ancora più incomparabile. Spacca direbbero gli adult young! :-P 3000 Yen è il prezzo del Tokyo Pour Over, miscela di whisky e caffè, servito con un filtro e due bicchieri. Stesso gusto da condividere con chi vuoi tu. Romantico direbbero i lettori di Harmony. Starbucks Reserve Roastery Tokyo è al 153-0042 Tokyo Meguroku 2-19-23 Aobadai Chiude alle 23:00. Giusto in tempo per l’ultimo caffè. Gtvb Foto:Starbucks Press Release/ ©SoraNews24, Starbucks Press Release Oona Mcgee, editor e scrittrice di SoraNews24. QUI il suo Instagram.
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GIAPPONE
     
February 28, 2019
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MANGA ART HOTEL & MUJI HOTEL GINZA (Dormire bene a Tokyo)

by Gtvb
Uno dei dilemmi del viaggio è la scelta dell’hotel. C’è chi preferisce risparmiare, chi opta per Airbnb o chi vuole tutte le comodità, bella vista e posacenere da rubare compresi. In Giappone sono stato in un hotel di lusso, ma anche in una stamberga piena di muschi e licheni (QUI). Ho dormito per terra, sopra un materassino e in un letto cortissimo. Ma se potessi scegliere avendo ahimè un budget ridotto? Ecco i due hotel più stilosi ed economici di Tokyo, uno per minimalisti e l’altro per nerd super chic. Il Manga Art Hotel con le sue 35 camere e oltre 5000 fumetti a disposizione diventerà sicuramente un luogo di culto per gli otaku e gli appassionati dei manga. Nasce come Capsule hotel, quindi non vi aspettate comodini, armadi e bagni con idromassaggio, qui si legge e si dorme in compagnia dei vostri eroi abbracciati da un morbido piumino. L’hotel è diviso in due piani: uno è riservato ai maschietti e l’altro alle femminucce.I fumetti sono quasi tutti giapponesi, ma ci sono molti titoli in inglese. Se volete prenotare cliccate QUI, se invece volete ammirarlo da fuori cercatelo nel quartiere Jinbocho, famoso per i suoi negozi di libri. Sarà sicuramente un’esperienza da vivere. Luminoso, divertente e supergulp! Muji descrive i suoi hotel con un concetto un po’ bizzarro: “anti-gorgeous, anti-cheap”, ma non dovete spaventarvi perché è il valore dell’azienda, ovvero creare qualcosa di qualità a un prezzo accessibile. Lo ha fatto per gli abiti, per l’arredamento e lo farà anche per il suo nuovo hotel a Ginza, uno dei quartieri più lussuosi di Tokyo. Costruito tra il sesto e il decimo piano del Flagship store Muji, questo concept hotel rivoluzionerà il modo di dormire e di vivere. Colori tenui, bianco, legno, no logo, ma anche the verde, frutta a peso e libri di design faranno da cornice al vostro soggiorno. Se volete prenotare cliccate QUI. Naturale, fresco e rilassante. Benvenuti a Tokyo dove anche dormire è un’esperienza. Gtvb Foto di copertina: KIMBEI KUSAKABE (日下部 金兵衛 1841 - 1934) © Okinawa Soba (Rob)Foto Manga Art Hotel: © Manga Art HotelFoto Muji Hotel: © Muji
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GIAPPONE
        
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