Yokomizo Seishi amava il giallo.
Nato a Kobe il 24 maggio 1902, visse i suoi primi anni fra la casa e la farmacia di famiglia.
Benestante, intelligente e appassionato di scrittura abbandonò bottega per seguire il suo sogno: il giallo.
Si trasferì a Tokyo a metà degli anni 20 dove lavorò come editor e curatore per la casa editrice Hakubunkan specializzandosi in Thriller. Il suo lavoro era leggere i libri degli altri, ma continuò anche a scrivere.
Fu la Tubercolosi però a trasformarlo in un giallista a tutti gli effetti.
I suoi libri Onibi - Fuoco fatuo e Ningyō Sashichi torimonochō - Memorie del detective Sashichi detto Bambola scritti durante il periodo di convalescenza sui monti di Nagano vennero pubblicati fra il 1935 e il 1938. Ed ottennero il desiderato successo.
Fuggì dall'incubo delle bombe dei raid aerei americani nascondendosi insieme ai genitori in un villaggio della Prefettura di Okayama.
Con la fine della Seconda Guerra Mondiale la popolarità di Yokomizo ebbe un' ulteriore impennata.
Le sue storie tramate di mistero, suspense e oniriche presenze catturavano sempre più lettori.
Seishi Yokomizo era definito il John Dickson Carr giapponese, principale interprete americano di quel genere di polizieschi che trattano delitti irrisolvibili (Enigma della camera chiusa)
Per i giapponesi amanti del giallo Seishi Yokomizu è un mito. Per gli italiani invece è sostanzialmente un esordiente.
Qui da noi sono stati pubblicati ad oggi solo 2 titoli: L'ascia, il koto e il crisantemo e il detective Kindaichi.
Il 29 Settembre 2020 sarà presentato a Milano il terzo titolo di questo autore.
La locanda del Gatto nero edito da Sellerio e tradotto da Francesco Vitucci. Un misterioso delitto sul quale indaga il detective Kindaichi Kōsuke, una sorta di Montalbano giapponese.
La Libreria Bocca dal 1775
Galleria Vittorio Emanuele II 4, Milano.
"Una giornata in Giappone a cura di Stefano Giglio"
29 Settembre 2020 Ore 12:00
Vi aspetto lì. Mi riconoscerete dai baffi, non come quelli dei gatti :-P
Gtvb
Foto Cover: The Guardian ©