Nel 1939 il Barone Takaharu Mitsui regalò allo Stato Italiano dei terreni da destinare alla Casa della Cultura Italiana.
Un gesto generosissimo da parte di uno dei personaggi noto per essere “il decano della filatelia giapponese”.
L’Istituto di Cultura Italiana fu inaugurato nel 1941, raso al suolo nel 1945 e risorto a fine anni cinquanta.
Da allora i direttori hanno portato in Giappone prestigiosi nomi legati all’arte e alla musica.
Promosso il bel paese con corsi di lingua, visioni cinematografiche e workshop.
Lo trovate a questo indirizzo:
2-1-30 Kudan Minami, Chiyoda-ku, Tokyo 102-0074
È tutto rosso. Non passa inosservato.
Insieme all’associazione L’Altro Giappone abbiamo intervistato il direttore Paolo Calvetti, che ci ha raccontato di quarantene, progetti e di quella volta che Alexia cantò a Tokyo. :-)
Per informazioni sugli eventi cliccate QUI.
Speriamo che l’Estate dell’Istituto sia “Crazy” come cantava Alexia negli anni 90.
Gtvb
Foto Cover ICCTokyo ©